lunedì 19 dicembre 2016

Sve in Spagna due mesi dopo...



Nella mia vita, nonostante mille difficoltà ho avuto una grande fortuna: viaggiare. Negli ultimi anni è stato reso possibile grazie all'Associazione Uniamoci Onlus e ai progetti finanziati dall' Ue nell'ambito del programma Erasmus +. Il progetto di riferimento è lo Sve che ho iniziato il 28 Settembre 2016 per concludersi il 28 Febbraio dell'anno venturo. La mia esperienza è giunta a metà del percorso e posso già dire di essere molto soddisfatto, non solo del lavoro, ma anche dell'integrazione con gli altri componenti del gruppo. Quello in corso non è il primo viaggio all'estero, (è il mio secondo Sve), ma ciò nonostante, non sono mancati momenti di iniziale paura, sia perchè non avevo sufficienti basi di spagnolo, sia per il lungo periodo di trasferta.. Prima del mio arrivo, mi era stato detto che avrei lavorato per la radio: locale di numancia de la sagra, la cui sede è situata nel centro giovanile in cui lavoro. Fin dal primo giorno, mi è stata mostrata tutta l'apparecchiatura inerente alla radio per poi fare un programma di musica italiana, le cui registrazioni sono quasi terminate. Si, quasi, perché quello era solo l'inizio. Una volta rientrato da un corso di formazione a Murcia, la prima parte della giornata era dedicata ad aiutare le persone ad utilizzare internet, youtube, e la posta elettronica. Nonostante l'iniziale difficoltà dovute alla lingua, questa si dissolse da li a pochi giorni. In seguito, mi è stato proposto di affiancare un collega, nelle lezioni di inglese ai bambini ed adolescenti frequentatori del centro, di “scena” nelle ore pomeridiane. Non avendo nessuna esperienza di insegnamento ero da un lato elettrizzato, dall'altro avevo paura di non essere all'altezza. Ci è voluto un bel po' prima di essere più sicuro e tranquillo. La preparazione delle lezioni vengono effettuate ogni lunedi, martedi e mercoledi mattina, per poi svolgersi negli stessi pomeriggi con classi differenti. I primi due giorni dalle 16 alle 17 per quel che riguarda i bambini dai 6 agli 11 anni e il terzo giorno dalle 18 alle 19 per quanto riguarda gli adolescenti. In questi ultimi giorni, nelle ore pomeridiane, sono posizionato in uno dei computer principali a gestire, attivare, e caricare (di ore di utilizzo) le password degli utenti. Come si evince il lavoro non manca, ma per fortuna non c'è solo quello, nel mese di ottobre è stata organizzata la sempre più europea festa di Halloween in cui il centro è stato trasformato in una casa degli orrori, E in questi giorni ci si prepara al Natale. E nonostante non ci siano molti locali per lo svago, la gente del luogo e il lavoro rendono questa esperienza stimolante e affascinante.

Vincenzo Scalavino
Volontario per il progetto BYE

martedì 22 novembre 2016

L'esperienza di Giusy: in Spagna da quasi due mesi

È già passato più di un mese, se non già due dal mio arrivo in Spagna. Per me è la prima volta che metto piede in una capitale europea e devo ammettere, che non ha per niente deluso le mie aspettative. Arrivo all’aeroporto di Madrid- Barajas. E da li ha avuto inizio questa mia esperienza in una nuova città, con persone nuove, lingua, a me, quasi sconosciuta.  Il primo giorno guardavo le persone come se fossero “marziani” ma semplicemente perché parlavano in modo super rapido e, io immobile a fissarli capendo ben poco, se non nulla. Mantenendo la calma ho iniziato a studiare tutto in modo più approfondito, dalla grammatica a ogni singolo termine che rimbombava nella mia mente e di cui non capivo il significato. In quel periodo la mia unica ancora di salvezza era il traduttore.  Dopo una settimana dal mio arrivo qui, in Esquivias, ho iniziato la mia prima attività: tre volte alla settimana con un’altra ragazza stiamo con un gruppo di signore anziane. Le teniamo impegnate, ogni giorno con diversi esercizi: come scrivere un dettato, leggere, semplici operazioni matematiche, giochini di logica ma anche diverse attività motorie o lavoretti creativi. Adoro stare con loro, sentire le storie che mi raccontano, e tutti i “consigli” che solo le persone di una certa età possono dare. Le risate quando stiamo assieme sono assicurate. Altra attività che mi rende felice è la ludoteca. Anche li vado tre giorni a settimana. Che dire, un’attività meravigliosa, stare a contatto con tanti bambini che fin dal primo giorno mi hanno accolto molto bene e anche grazie a loro ho imparato qualcosa in più. Altra attività che mi affascina è la casa-museo di Cervantes. Al momento sono impegnata a studiare come sono composte le varie stanze, ovviamente in spagnolo, per poi iniziare a fare da guida. Speriamo bene. Oggi inizierò un corso d’informatica base sempre per le signore. Credo di poterlo gestire bene. Ritornando al “fattore lingua”, a oggi, posso ammettere che ho fatto grandi progressi, riesco a interagire con le persone che mi circondano e a costruire frasi sensate. 

Giusy Arrigo
Volontaria per il progetto BYE









martedì 20 settembre 2016

Una settimana alla partenza


Incontro di preparazione presso Associazione Uniamoci Onlus

I nostri volontari, Giusy e Vincenzo ed il suo accompagnatore Lassana si preparano per la loro esperienza di 5 mesi in Spagna con il progetto SVE Being Young in Europe. Abbiamo concluso con gli aspetti pratici, la firma degli accordi, gli incontri di preparazione; resta ancora da dedicare del tempo al corso di spagnolo, le chiamate skype con i referenti di Proyecto Kieu, chiarire gli ultimi dubbi e ... preparare la valigia! 
Appuntamento il 27 Settembre all'alba all'aeroporto di Palermo con tanto entusiasmo, aspettative, qualche paura ma pronti a lasciarsi coinvolgere, imparare e lasciare il segno nelle comunità che li ospiteranno!

venerdì 15 luglio 2016

Avvio del progetto di volontariato europeo BYE: 2 volontari siciliani in Spagna!


1 Luglio 2016 - Avvio del progetto SVE che vedrà 2 volontari siciliani impegnati in attività di volontariato a Numacia De La Sagra (Spagna) presso l'organizzazione Proyecto Kieu
Esito di una cooperazione avviata con lo scambio di giovani Be European: act with pride - beap, svoltosi a Palermo nel 2015, BYE risponde agli interessi ed ai bisogni di apprendimento dei volontari italiani selezionati per il progetto (che avranno modo di supportare le attività dell'organizzazione ospitante e di  proporre e gestire la realizzazione di nuove iniziative), alle necessità di supporto ed innovazione nella gestione delle attività di apprendimento non formale e di animazione giovanile dell'organizzazione spagnola ed alla volontà di condivisione di buone prassi dell'Associazione Uniamoci Onlus, che potrebbe adattare all'area svantaggiata in cui ha sede, alcuni degli strumenti impiegati dal partner. Del resto l'ultima indagine dell'Eurobarometro Flash  - I giovani Europei, pubblicata nel 2015, mostra l'Italia al fondo della classifica Europea con una percentuale di giovani che hanno svolto attività di volontariato all'estero pari a 1; Italia e Spagna poi registrano livelli simili di partecipazione giovanile: sia in Italia che in Spagna solo il 14% dei giovani ha partecipato ad attività di organizzazioni giovanili negli ultimi 12 mesi e l'11% dei giovani Italiani e l'8% dei giovani spagnoli hanno partecipato ad attività di organizzazioni volte a migliorare la propria comunità locale.
Il progetto rappresenta una risposta al deficit di partecipazione giovanile che vedrà i giovani volontari quali protagonisti indiscussi: esso determinerà infatti un percorso di apprendimento non formale, fondato sul learning by doing, che consentirà ad un giovane ed un giovane con disabilità, entrambi siciliani, di migliorare il loro livello delle competenze e delle abilità chiave, con l'intento di determinarne una maggiore occupabilità; esso inoltre si propone di accrescere la dimensione internazionale delle attività nel settore della gioventù grazie al contributo attivo dei volontari italiani nelle attività giovanili dell'organizzazione ospitante ed agli effetti della disseminazione dei risultati nel contesto locale dell'organizzazione di invio.